La mostra “La fortuna de “La Scapiliata” di Leonardo da Vinci” (18 maggio – 12 agosto 2019) si offre come la più vasta indagine fino a ora dedicata dalle Galleria Nazionale di Parma alla tavoletta leonardesca.
L’iniziativa si colloca nell’ambito degli eventi promossi dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, che ha concesso al nostro Istituto il patrocinio.
Il progetto – curato da Pietro C. Marani e Simone Verde – intende indagare le complesse vicende collezionistiche della tavola, entrata nelle raccolte ducali parmensi nel 1839, a seguito della vendita della collezione del pittore e scultore Gaetano Callani. L’acquisto fu possibile anche grazie al parere positivo espresso dal direttore dell’Accademia di Belle Arti di Parma Paolo Toschi, che aveva giudicato l’opera «cosa rarissima da trovarsi ai giorni nostri.In seguito la critica ha accolto quasi unanimemente l’attribuzione a Leonardo, essendo l’opera stata pubblicata come autografa dai maggiori specialisti e dalle recenti mostre su Leonardo: Louvre (2003), Milano (2014 -2015), New York (2016), Parigi (2016); Napoli (2018).
A tal fine la mostra sarà articolata in quattro sezioni.
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- La prima includerà alcuni dipinti e disegni di ambito fiorentino precedenti o contemporanei a Leonardo in cui il tema dei capelli, scomposti, come fiamme ondeggianti nell’aria a causa del vento, è ripreso da Leon Battista Alberti nel De Pictura.
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- In una seconda sezione si esporranno le derivazioni antiche, scegliendo opere di Lorenzo di Credi, Giovanni Agostino da Lodi e Bernardino Luini. In particolare nel confronto con l’opera di Luini, la “Salomé, con una serva, che riceve dal boia la testa di san Giovanni Battista degli Uffizi, la tavoletta parmense è ripresa quasi letteralmente nel volto della protagonista.
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- Nella successiva sezione seguirà un excursus su Gaetano Callani e sulla sua collezione, che ne fu ultimo proprietario e che il Ricci propose di identificare come il reale autore della tavoletta.
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- Nell’ultima sezione, allo scopo di documentare la politica di acquisizioni della Galleria Palatina fra 1820 e 1840, quindi al momento dell’ingresso dell’opera nelle sue collezioni, si tratterà poi la figura di Paolo Toschi, direttore della Galleria a quel tempo, e si potrà scegliere qualche opera della Galleria Nazionale proveniente dalle collezioni Callani Sanvitale e Baiardi, entrate in Galleria rispettivamente nel 1834 e nel 1839.
INFO
Luogo: Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, Galleria Nazionale, Sala ex Disegni – Piazzale della Pilotta, 15, 43121, Parma
Ente promotore: Complesso Monumentale della Pilotta
Durata: 18 maggio – 12 agosto 2019
Responsabile scientifico e curatore: Pietro C. Marani e Simone Verde
Sito web: http://www.pilotta.beniculturali.it – pagina dedicata alla mostra in costruzione